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26 giugno 2013
Prestiti ai pensionati? Una soluzione possibile è la cessione del quinto
E’ un doppio corteo quello che ha interessato la città di
Roma per la manifestazione nazionale su
lavoro e fisco "Lavoro è democrazia", indetta dalle
organizzazioni sindacali CIGL, CISL e UIL. Tra la nutrita schiera di
partecipanti, almeno 100mila secondo le stime più diffuse, presenti anche
numerosi ex lavoratori del sindacato dei
pensionati. Il clima di crisi è
ormai insostenibile (diremo anche cronico a causa delle vane e talvolta persino
controproducenti riforme dei governi Berlusconi prima e Monti poi) e la ricerca
di soluzioni urgenti rappresenta una priorità inderogabile. Ad oggi, gli
effetti principali di questa condizione di precarietà ed incertezza si
concentrano non solo nell’evidente ridotto
potere d’acquisto dei cittadini ma anche nell’enorme difficoltà, per tutti,
di ottenere prestiti e finanziamenti per poter vivere bene. Banche ed istituti
di credito sono sempre meno disposti a concedere prestiti ai pensionati o ai giovani lavoratori, le categorie, forse, più coinvolte
da questo clima di instabilità ed insicurezza sociale ed economica.
Per far fronte ad esigenze imminenti di liquidità molte
persone ricorrono alla cessione del
quinto, una tipologia di finanziamento che permette di ottenere un prestito personale non finalizzato,
da poter ripagare attraverso la cessione mensile di una quota del proprio
stipendio o della propria pensione. Originariamente riservata ai soli
dipendenti pubblici, la cessione del quinto oggi prevede prestiti per i pensionati e dipendenti privati, in seguito alle
modifiche normative apportate nel d.l. del 2005. Questa soluzione, inoltre,
comporta diversi vantaggi per il richiedente, tra cui la sicurezza di un tasso fisso, una rata costante per tutta la durata del finanziamento, e,
soprattutto, la comodità di un rimborso
diretto in busta paga o nella cedola della pensione.
prestiti ai pensionati
| inviato da carta78 il 26/6/2013 alle 8:14 | |
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13 maggio 2013
Più prestiti ai pensionati si, ma solo per organizzare matrimoni
La crisi economica dell’ultimo periodo obbliga sempre
più le famiglie italiane a richiedere prestiti
personali agli istituti o alle società finanziarie. Il prestito, d’altronde,
è l’espediente più utilizzato, dalle coppie, da giovani ed anziane, per ottenere
più liquidità e far fronte, così, alle spese quotidiane. Ma sono anche e
soprattutto i progetti di vita, quelli davvero importanti, che rappresentano le
motivazioni maggiori per una richiesta di prestito. Prestiti per far fronte alle spese del matrimonio, ad esempio, è
questa l’esigenza che registra più domande di finanziamento nell’ultimo
periodo. E a farne richiesta sono per lo più le persone anziane, costrette a reclamare
convenienti formule di prestiti ai pensionati perché intenzionati ad organizzare le nozze dei propri figli.
La
spiegazione del perché siano poi i pensionati (ovvero i genitori anziani) e non
i diretti interessati (gli sposi) a richiedere il prestito è prevedibile: la
necessità di fornire delle garanzie a tutela del prestito che solitamente ragazzi
di una giovane età non possono fornire all’istituto di credito. Crescono le
richieste di prestiti ai
pensionati finalizzati al pagamento delle spese di matrimonio ma, allo stesso tempo, diminuiscono gli importi richiesti del finanziamento. Non più
matrimoni da favola, quindi, e sembra che i giovani sposi siano pronti ad
accontentarsi. Saranno le preoccupazioni dovute all’impegno della restituzione
del prestito, sarà la consapevolezza del momento particolarmente delicato, ma le
giovani coppie, o chi per esse, se costrette a fare richiesta di prestito,
preferiscono somme minime e comunque adeguate ad una cerimonia semplice e la
rinuncia, se possibile, di inutili lussi o sfarzi di scena.
prestiti ai pensionati
| inviato da carta78 il 13/5/2013 alle 13:41 | |
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19 aprile 2013
Prestiti ai dipendenti: lo strumento della cessione del quinto stipendio
Quali sono le discipline che governano i prestiti ai
dipendenti? Lo strumento più noto di accesso al prestito per i dipendenti
è la cessione del quinto dello stipendio,
ad oggi un meccanismo di finanziamento tutelato come diritto per tutte le
categorie di dipendenti (pubblici e privati) e per i pensionati. Le ultime
disposizioni di legge, infatti, prevedevano che un’azienda poteva, a suo giudizio,
concedere o meno la possibilità di ottenere un prestito tramite cessione del
quinto dello stipendio ad un proprio dipendente; ora questa tipologia di
finanziamento è diventata, invece, un diritto
per tutti i lavoratori.
La finanziaria
del 2005 ha apportato alcune importanti modifiche alla disciplina
originaria della cessione del quinto, le principali delle quali riguardano la
possibilità di ottenere il prestito con una maggiore facilità rispetto al
passato e di poterlo, poi, estendere a tutte le categorie. La cessione del quinto dello stipendio è
un finanziamento che prevede il rimborso del prestito mediante una trattenuta (rata
mensile) sulla busta paga del dipendente; tale rata è un quinto del reddito
mensile che il lavoratore percepisce, e consente al lavoratore la possibilità
di poter comunque contare mensilmente sui 4/5 del proprio stipendio. Una caratteristica
essenziale del finanziamento via cessione del quinto è che il
lavoratore/dipendente non è tenuto a motivare il perché della sua richiesta di
prestito e può pertanto utilizzare il denaro come ritiene opportuno. Tra i
vantaggi primari ricordiamo, inoltre, che trattandosi di un finanziamento a firma singola la
cessione del quinto non necessita della richiesta di garanzie specifiche se non
quelle che riguardano la posizione lavorativa del richiedente e quindi il
dimostrare di essere un lavoratore dipendente con regolare una busta paga e titolare
di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
prestiti ai dipendenti
| inviato da carta78 il 19/4/2013 alle 15:14 | |
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12 aprile 2013
Nuove possibilità di finanziamento con i prestiti ai pensionati pubblici e privati
Necessità di disporre di più risorse
o di poter contare su una liquidità cha possa garantirti una maggiore serenità?
Destinatari di un finanziamento o di un prestito sono solitamente i dipendenti,
anche se il prodotto finanziario della cessione del quinto introduce la concessione dei prestiti ai pensionati pubblici e privati.
Le modalità di rimborso del
finanziamento sono simili per entrambe le categorie: il pagamento di una rata mensile
e costante
versata direttamente dal datore di lavoro, nel caso del dipendente pubblico e
privato, o dall’ente di riferimento nel caso dei pensionati inps ed Inpdap. L’importo
massimo erogabile viene definito caso per caso ed i fattori di valutazione riguardano
sia l’esigenze del richiedente che la sua retribuzione netta, ovvero l’effettiva
disponibilità economica. La durata del finanziamento, allo stesso modo, è da
definire in base all’importo richiesto e all’ammontare della rata da poter sostenere
mensilmente. La durata di solito varia tra i 24 e i 120 mesi (2-10 anni) mentre
il tasso
di finanziamento è fisso e
non cambia durante l’intero periodo del rapporto.
La documentazione richiesta per una simile pratica di finanziamento? L’ultima busta paga, se parliamo di una cessione del quinto per dipendenti, o di una cedola di pensione se ci riferiamo, invece, ai prestiti ai pensionati
pubblici e privati. In
entrambi i casi la documentazione della retribuzione mensile, più un documento
di riconoscimento ed un codice fiscale, risultano sufficienti per poter
definire in via preliminare una pratica di finanziamento. Successivamente ed in
sede di consulenza la società erogatrice del prestito potrà valutare la richiesta
e verificare la presenza o meno dei requisiti fondamentali di concessione.
Maggiori verifiche sembrano interessare i dipendenti e la loro posizione
lavorativa, mentre per i pensionati è sufficiente dimostrare l’effettiva
titolarità di una pensione
(anzianità, vecchiaia, inabilità, invalidità).
prestiti ai pensionati pubblici
| inviato da carta78 il 12/4/2013 alle 10:4 | |
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1 marzo 2013
Prestiti ai pensionati privati e dipendenti, aumenta la domanda di cessione del quinto
Sempre più persone necessitano di finanziamenti e prestiti personali per poter vivere dignitosamente.
In un momento in cui, però, i prestiti ai pensionati privati e ai dipendenti, risultano, sempre più, ristretti ad un
cerchia “privilegiata” di persone, è necessario intravedere nuove opportunità
di credito per garantirsi nuova liquidità e in tempi ristretti.
La formula della cessione
del quinto stipendio o del quinto pensione sembra venire incontro, almeno
in questo senso, alle esigenze delle persone, siano essi dipendenti o pensionati,
potendo prevedere nuovo credito a condizioni quantomeno vantaggiose. E le
rilevazioni fornite dalla Banca d’Italia
confermano questa particolare tendenza: il tasso
effettivo globale medio (TEGM) su una pratica di cessione del quinto si
attesterebbe sull’11,92% per importi di
credito al di sotto dei 5mila euro e sull’11,86% per cifre superiori. Tasso
comunque agevolato se si considera che la richiesta di un prestito personale,
invece, graverebbe sul richiedente con un tasso medio del 12,29%.
Nessuna meraviglia quindi se il numero di richieste di
cessione del quinto realizza, nell’ultimo periodo, un incremento del 3% confermandosi tra le soluzioni di prestiti ai pensionati privati e
dipendenti preferite. Tempi rapidi e tassi convenienti sono i principali
vantaggi della formula di finanziamento, a cui, si aggiungono una serie di
benefici ulteriori sintetizzabili con la sicurezza
del tasso fisso e della rata costante per tutta la durata del prestito o con
la comodità del finanziamento con rimborso
diretto in busta paga o pensione. Si perché una volta confermati i requisiti
necessari di pratica ed ottenuto il finanziamento sarà il datore di lavoro
stesso, o, nel caso di un pensionato, l’ente che gli eroga la pensione, a
sottrarre direttamente il quinto per pagare le rate mensili dovute.
prestiti ai pensionati privati
| inviato da carta78 il 1/3/2013 alle 13:29 | |
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